CHEESEterna – Grande successo per la prima rassegna dei prodotti caseari pontini

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CISTERNA DI LATINA (LT) – Si consolida una leadership che vede Cisterna di Latina, dopo il Wine Expò di aprile, capitale del gusto pontino. Si è svolta, infatti, il 18 e 19 settembre scorsi la prima edizione del Cheeseterna, rassegna dei prodotti caseari dell’agro pontino.

Ad ospitare questa nuova manifestazione, ideata ed organizzata ancora ottimamente dalla Best Event con il sostegno delle istituzioni locali, è stato di nuovo il chiostro del cinquecentesco Palazzo Caetani, che già in occasione del Wine Expò si era dimostrata sede ideale e coinvolgente per questo tipo di eventi. Uno stile che comincia ad assumere i connotati della firma d’autore (Best Event appunto): l’eleganza dell’allestimento, il connubio con la storia delle grotte che si intrecciano sotto il Palazzo e ben oltre, il fascino artistico delle opere esposte nella Pinacoteca, le note di un pianoforte (stavolta bianco come il latte) e la presenza sia di rappresentanze delle istituzioni politiche, sia di delegazioni delle ambasciate straniere in Roma. Insomma un cliché affinato che ha saputo affascinare il pubblico e catturare la sua attenzione, contribuendo al successo della manifestazione il cui fulcro sono stati comunque i suoi espositori e l’attrazione i loro prodotti.

Circa cinquemila sono stati infatti i visitatori che si sono susseguiti tra i banchi d’assaggio, dislocati sotto le arcate del chiostro e allestiti copiosamente come vetrine di vere e proprie fromagerie, dove i titolari delle aziende lattiero-casearie pontine si sono intrattenuti spiegando ai curiosi e interessati ospiti le tecniche di produzione e i piccoli grandi segreti di un lavoro che conserva ancora e gelosamente i tratti dell’artigianato.

Un vero e proprio viaggio gastronomico fra i formaggi della provincia di Latina, a base di latte vaccino, ovino, caprino e soprattutto di bufala. La mozzarella e la ricotta di bufala sono prodotti Dop di questo areale e con il pecorino romano si possono fregiare del marchio di tutela della Comunità Europea, mentre il fior di latte è uno dei prodotti simbolo dell’Agro Pontino.

La materia prima, il latte, può essere di produzione propria, laddove le aziende allevano bestiame proprio, oppure conferito dagli allevatori locali entro ventiquattro dalla prima mungitura e lavorato crudo nell’arco di sedici ore.

Non sono un fine degustatore di formaggi, ma li apprezzo molto, ne seguo tendenze e peculiarità e, nelle mie escursioni gastronomiche, ne mangio quantità copiose; certamente un approccio più “consapevole” sarebbe auspicabile. Anche per questo ho seguito con particolare interesse il convegno tenuto dall’ONAF (Organizzazione Nazionali Assaggiatori di Formaggi) all’interno del programma di Cheeseterna. Ma non per questo mi tratterrò dal formulare le mie considerazioni sensoriali, frutto di una conoscenza non profonda della materia, ma comunque figlie di un gusto che, per quanto personale, sto perfezionando con molta cura.

I bocconcini di bufala dell’azienda zootecnica Roana mi hanno conquistato per la loro fragranza, per la crosta sottile eppur croccante che libera una cremosità dolcemente sapida. – … è la qualità del latte a consentire di ridurre il tempo di permanenza in salamoia e garantire una sapidità non stucchevole … – mi confida Maite Torre mentre mi offre un assaggio di treccia affumicata che divoro letteralmente per quell’aroma fumé tipico, che spesso trovo eccessivo in alcune provole, ma che in questo caso sposa alla perfezione il gusto più tenue del filato. Da brividi anche gli yogurt.

Le ricottine di Alveti & Camusi mi lasciano a bocca aperta … in cerca di un bis, mentre Annarita Alveti e Antonella Camusi si prodigano in spiegazioni e mi convincono ad assaggiare anche il provolone e la caciotta pressata, e nulla mi delude. Come non mi deludono le provole artigianali dell’azienda agricola Murillo, le ovoline del caseificio Caseus – Buoni Sapori, i bocconcini dello storico caseificio Cuomo, le caciottine di pecora dell’azienda agricola Sisto Nardi, la scamorza affumicata Cisternino, o le mozzarelline del caseificio Di Sarra.

Poi c’è la travolgente simpatia di Natalino Olivieri, dell’omonimo caseificio che, giocando “in casa”, propone addirittura più banchi d’assaggio con un gran numero di prelibatezze, fra cui cito lo stracchino spalmato su ottime tartine ed un fantastico formaggio di fossa, dalla forte gustativa, che sposa alla grande un miele di castagno dell’azienda apistica Dolce Nettare.

Va infatti segnalata la presenza di espositori particolari come questo vero emporio delle leccornie che proponeva una varietà smisurata di mieli gustosi e lo stand dell’azienda agricolo-zootecnica Asini alla Riscossa che offriva degustazioni di latte di asina davvero particolari. Un latte che ho trovato particolarmente “zuccherino” e che ho sorseggiato fissando negli occhi due asinelli dallo sguardo molto intenso.

Non poteva mancare in questa cornice l’accompagnamento del buon vino pontino, con un banco appositamente allestito con l’iniziativa Latina da Scoprire, almeno una dozzina di produttori presenti con due o tre etichette rappresentative dell’enologia della Strada del Vino Pontina. A servire, abbinare e illustrare le etichette in degustazione, sommelier d’eccezione per l’evento, è stato Enrico Maria Concutelli, Responsabile Eventi di Casale del Giglio, supportato dallo staff di Sommelier dell’AIS Latina.

E’ stata una vera festa, famiglie intere si sono divertite ed hanno passato ore piacevolissime assaggiando delizie in un’ambientazione confortevole e avvolgente; genitori con i loro piatti “pezzati”, gadget a tema nelle tracolline consegnate all’ingresso, e bambini con improvvisati “spiedini” di bocconcini.

Un evento che ha saputo avvicinare il pubblico di appassionati e consumatori al rispetto per l’autenticità del “prodotto formaggio”, offerto e raccontato direttamente dai produttori che, in questo territorio, si prodigano nella preservazione dei valori di una tecnica produttiva ancora artigianale, vero ed unico artificio per riscontri organolettici di qualità. Un manufatto della nostra terra, che possiamo trovare nella grande distribuzione nei casi di aziende più grandi, ma che possiamo andare a cercare direttamente sul territorio per quelle realtà più piccole che effettuano vendita diretta. Sapori originali, genuini e unici nella loro diversità, frutto di una materia prima, il latte, che è caratteristico degli allevamenti di origine e che viene lavorato secondo la tradizione che ogni caseificio si tramanda da generazioni.

Un’iniziativa che senza dubbio sarà bene replicare, per sostenere l’economia agroalimentare e zootecnica locale che rappresenta, per l’agro-pontino, un patrimonio indiscutibile e radicato, da valorizzare e sviluppare anche in ambito sociale proprio con questi eventi, occasioni di diffusione di un mondo dei sapori incredibilmente variegato e appagante per i nostri palati.

La due giorni casearia ha ospitato le delegazioni straniere di: Kenya, Etiopia, Sudafrica, Russia, Ucraina, Lettonia, Estonia, Repubblica Ceca, USA, Nigeria e Malesia.

Inoltre una rappresentanza FAO ed esponenti delle istituzioni locali, tra cui: il Sindaco di Cisterna Antonello Merolla, l’On. Stefano Zappalà (Assessore Regionale al Marketing e Made in Lazio), l’On. Stefano Galetto (Consigliere Regionale), Domenico Capitani (Assessore Prov.le Attività Produttive), Antonio Bellotto (Assessore Com.le Attività Produttive) e Mario Baio (Azienda Promozione Turistica Provincia di Latina).

Hanno patrocinato la manifestazione:

Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali
REGIONE LAZIO – Assessorato Turismo e Marketing del “Made in Lazio”
Provincia di Latina
Comune di Cisterna di Latina
ONAF – Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi
APT Latina – Consorzio Bonifica Agro Pontino – Camera di Commercio di Latina

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