FIRENZE – Sapete quanti sono i mercatini di Natale a Firenze? Non perdete tempo a contarli. Sono tanti! Tantissimi! Forse troppi! Ma non abbastanza per una maniaca del Natale come me. Non si passa per una strada dove non ce ne sia uno. Ed è stupendo vagare per la città piena di luci, colori, addobbi natalizi svedesi, tedeschi o semplicemente italiani, ma tutti rigorosamente made in China, che decorano i banchini e un po’ i pensieri. E’ magico immaginare una festa da riproduzione ottocentesca, o ricordarsi solo i momenti più belli di quelli passati, di quando eri piccola e non ti facevi poi tante domande se il Babbo Natale con cui ti facevi le foto aveva più acne di tuo fratello.
Poi però l’aria di festa si vela di tristezza, i titolo di giornali parlano di sacrifici, e gli sguardi delle persone che girano con te per strada sembrano non essere più gli stessi. E ti chiedi se sei tu che sei cambiata, forse troppo grande per sentire ancora il Natale e non riesci a vederlo, o forse tutto questo Natale di una volta non c’è più. Ti sembra impossibile che si possa pensare ad altro. Ti sembra impossibile che si possa pensare ad altri. E poi, invece, passeggiando a metà tra quella strana sensazione di gioia e quella leggera malinconia ti trovi davanti ad un portone, gigantesco, uno di quelli che vedi sempre chiusi tutte le volte che passi per quella stessa strada, e che invece tutto d’un tratto trovi aperto. Un manifesto enorme su uno sfondo bianco riporta una gigantesca E rossa, racchiusa da un cerchio rosso anch’esso. E sotto la dicitura MERCATINO DI NATALE DI EMERGENCY. Beh, solo la parola mercatino invoglia la curiosità e sapere che quello che spendi va in beneficenza, certo non risolve i problemi del mondo, ma per un piccolo momento ti fa sentire un po’ più utile del solito.
Temporaneamente, negli spazi concessi dalla provincia al 14 di Via De’ Ginori, vicino al mercato di San Lorenzo, e fino alla vigilia di Natale, resterà aperto il negozio di Natale dell’Associazione che dal 1994 si occupa di portare assistenza medica e di costruire ospedali nei Paesi colpiti dalla guerra. Ma non solo questo. Infatti i ricavati del negozio, andranno al Programma Italia, un progetto che si dedica alla creazione di poliambulatori nel nostro Paese rivolti a tutti quelli che ne hanno bisogno, stranieri e anche ora tanti italiani che non possono permettersi cure mediche, o di aspettare mesi in ospedale per ricevere un’assistenza che poi sfocia sempre in costosissime visite private. Il progetto iniziato nel 2006 con l’apertura del poliambulatorio a Palermo per garantire assistenza ai migranti regolari e non, si è ampliato e grazie agli sforzi dei volontari è stato possibile aprire un altro centro a Marghera nel dicembre del 2010, posto dove la crisi economica e l’aumento della disoccupazione ha visto anche la crescita proporzionale di italiani bisognosi di cure mediche che non potevano permettersi in altro modo. Quindi non solo preoccupazione verso le problematiche della migrazione, ma un impegno più ampio nelle zone di forte disagio sociale.
Così, dopo Milano, Roma, Livorno, Reggio Emilia e Torino, ormai veterane, e in contemporanea a Bologna, Genova e L’Aquila anche Firenze per il primo anno ha il suo negozio di Natale dove è possibile comprare sempreverdi gadgets con il simbolo dell’Associazione, sciarpe cambogiane, monili etnici o di semplice fattura italiana, borse e cappelli per compiacere il proprio aspetto e per solleticare le papille gustative, tantissimi prodotti enogastronomici italiani e non. Incuranti delle lotte sul chilometro zero, i volontari hanno avvicinato tè speziati e aromatizzati adatti alle sere invernali della Teacult di Amburgo, in Germania, alle tisane depuranti e dimagranti dell’Aboca, azienda agricola di Sansepolcro, che, facendosi forza di oltre 700 ettari di coltivazione biologica, ormai da anni si occupa della produzione di prodotti naturali sicuri ed efficaci per la salute.
Sempre all’insegna del biologico si possono trovare anche diverse varietà di miele e di confetture di Alce Nero Mielizia, gruppo fondato da Conapi, consorzio di apicoltori e produttori biologici nato nel 1978, e di cui ora fanno parte 270 apicoltori professionisti, dieci cooperative e tre associazioni di piccoli produttori di miele di tutta Italia. Caratteristica fondamentale del gruppo è di controllare la lavorazione del prodotto dall’origine fino alla finitura garantendo che tutti i processi siano fatti nel rispetto di precisi canoni biologici. Ad esempio, nelle loro confetture non sono aggiunti zuccheri ma solo miele o succo d’uva biologici. Naturalmente non può mancare un’ampia varietà di vini, dal bianco, come lo Chardonnay, al rosso che vede competere Chianti e Barolo, passando per un timido rosato e finendo nel Nettare di Stelle, vino liquoroso di 16%, prodotto da uve Arneis stramature dalla Cantine del Glicine di Neive (CN).
Biscotti per tutti i generi e i gusti, soprattutto per gli amanti dei sapori più alternativi quelli al kamut o al farro della linea Ti Fa Bene dell’azienda pugliese Le Deliziose Pasticceria di Bisceglie (BA) che dal 1977 crea prodotti che possano garantire un’alimentazione sana e naturale senza dimenticare i piaceri del palato. Oppure per gli amanti dei richiami carnivori toscani, i ragù di cinghiale o di capriolo dell’azienda RDA di Castellina Marittima (PI), specializzata nella realizzazione di prodotti sottovuoto legati alla tradizione culinaria del territorio.
Tuttavia, tra tutti i prodotti troneggianti sugli scaffali, il mio sguardo non poteva non essere attirato dalla forma sottile ed elegante della grappa Puris prodotta in Trentino dalla Distilleria Bertagnolli, famiglia vocata al distillato già dal 1870, con vinacce di uve autoctone, tra cui troviamo il teroldego, lo chardonnay e il traminer aromatico. Grappa a 40%, è di aspetto sicuramente chiaro e cristallino, quasi brillante. Al naso sprigiona un bouquet mediamente ampio, con sentori netti e fini, tra cui spicca, anche se senza esagerazione, una nota dolce di frutta rossa. Al palato dopo il primo sorso risulta calda e avvolgente, emanando aromi ancora più dolci anche se non per questo vanno considerati zuccherini. Per niente aggressiva, mantiene molta finezza e ha una buona persistenza. Naturalmente per una grappa così non poteva mancare un abbinamento quasi banale: il cioccolato. Naturalmente, in linea con quasi tutti i prodotti, bio e solidale. Il cioccolato di Emergency, è prodotto infatti da Equoland, società cooperativa toscana per il commercio equo e solidale, che acquista pasta di cacao da un gruppo di piccolo coltivatori in Ecuador (il Gruppo Salinas di Salinas, Guaranda). Naturalmente la pasta di cacao viene poi trasformata e confezionata in Italia. Effettivamente tra fondente e al latte è difficile, scegliere, soprattutto quando il gusto personale si mette gioco: per il tipo di grappa è sicuramente il sapore amaro del fondente che si abbina al gusto più dolce della grappa equilibrandolo, anche se probabilmente la bocca rimarrà più asciutta. Questo non avviene con la cioccolata al latte che, essendo leggermente più grassa, contrasta l’alcolicità del distillato lasciando il palato più fresco.
Naturalmente non si può non finire la gustosa spesa natalizia con un bel panettone che si erge trionfante sullo scaffale più alto e che ammicca agli avventori del negozio e al Natale che viene avvolto da una lucida carta rossa, colore simbolo dell’Associazione. Su questo però non so dirvi niente. E’ ancora da scartare. A casa. Con i miei. O con gli amici. Per ricordare che anche qualche piccolo peccato di gola può essere utile. Non solo a farci stare con chi amiamo, bensì per amare anche chi non conosciamo. Buon Natale!
Negozio di Natale di Emergency
Via De’ Ginori 14
8 – 24 Dicembre
SAB, DOM e FESTIVI dalle 10.30 alle 20.00
LUN, MAR, MER, GIO, VEN dalle 14.00 alle 20.00
natale.firenze@emergency.it