Praticamente in diretta vi racconto un piatto semplicissimo ma che mi ha regalato belle emozioni.
Ho preso un cavolo cappuccio, l’ho tagliato a julienne e saltato in padella con un filo d’olio, guanciale, sale, una spolverata di pepe bianco e sfumato con un po’ di vino alsaziano, un Gewurztraminer di Riefle del 2011, cru Pfaffenheim,che, ahimè, aveva preso un po’ di “marsalino” e avevo di conseguenza messo da parte per cucinarci.
A cottura quasi ultimata ho messo in padella un paio di banalissimi hamburger bio di tacchino (non ho aggiunto sale perché di solito vengono già saporiti a dovere) e ho sfumato con lo stesso vino per raggiungere lo stesso grado di dolcezza.
Il risultato mi ha riportato nelle osterie alsaziane, ad un ammiccante ricordo agro-dolce, agli amati piatti di charcuterie accompagnati da senape e crauti.
Ci ho abbinato il vino che vedete in foto, un Riesling Spatlese Trocken renano del 2001 di J.B. Becker, un tripudio di frutta candita e fiori gialli ma con una lama acida fenomenale, puro succo di pompelmo pronto a resettare le pupille.
A volte basta poco per godere a tavola!
Leonardo Mazzanti (mazzanti@acquabuona.it): viareggino…”di scoglio”, poiché cresciuto a Livorno. Da quando in giovane età gli fecero assaggiare vini qualitativamente interessanti si è fatto prendere da una insanabile/insaziabile voglia di esplorare quanto più possibile del “bevibile enologico”. Questa grande passione è ovviamente sfociata in un diploma di sommelier e nella guida per diversi anni di un Club Go Wine a Livorno. Riposti nel cassetto i sogni di sportivo professionista, continua nella attività agonistica per bilanciare le forti “pressioni” enogastronomiche.
Una risposta
Bravo Leo! Nononstante non si faccia altro che mangiare da due mesi, mi hai fatto venire un’acquolina….