SoloRoero (Hai voluto la vigna… e adesso Slow Wine!)

Tempo di lettura: 5 minuti

-“Oh ma sai che son bravi anche quelli di là del Tanaro?”
-“Ah sì? Non me lo credevo, non ne sento parlare molto, sai, con quelli di qua così vicini…”

Il Roero ha da sempre dovuto fare i conti con la tiritera del “di là” e “di qua”: quelli “di là” sono le Langhe, blasonatissime vigne in terre da Barolo o da Barbaresco. Proprio di fronte, sulla sponda sinistra del fiume Tanaro, il Roero. Il Roero sconta l’ombra di un vicino ingombrante, un po’ come Gimondi, che era un grandissimo ma doveva tutti i giorni fare i conti con l’Eddy. Che fatica la vita, anche per i fuoriclasse!

Fortuna che a volte nascono situazioni che sparigliano il gioco, e lasciano che i luoghi comuni vadano a farsi benedire. Fortuna che a volte le situazioni statiche si sbloccano per una scintilla del caso e ne nasca una cosa diversa e nuova. Ecco, questo è il caso di tre ragazzi “di là” che ora giocano la loro partita senza timori reverenziali, senza pensare che dall’altra parte del fiume c’è l’Eddy che arriva. Loro sono i tre del collettivo SoloRoero.

I tre… che poi non sono in tre: Carolina Roggero, Luca Faccenda, Enrico Cauda, Alberto Oggero. Più.. qualcuno in arrivo!

Loro sono Alberto Oggero, Enrico Cauda (Cascina Fornace), Luca Faccenda (Valfaccenda). Le loro piccole aziende si trovano a pochi chilometri l’una dall’altra sui crinali attorno alla cittadina di Canale. Tutti e tre sono partiti non avendo un’azienda familiare alle spalle, ma a un certo punto della loro vita hanno fatto una scelta di investire tutto nella vigna e di puntare solo sui due vitigni storici del Roero: arneis e nebbiolo. Il loro motto ricalca il loro stile scanzonato: “Hai voluto la vigna? Ora pedala”.

Il loro logo – vedi che la metafora ciclistica calzava a pennello – li raffigura in tre a bordo di un tandem, a pedalare armati di bicchiere, bottiglia e zappa. Sul sito si spiegano così: “SoloRoero è un concetto che sta a metà tra il mutuo soccorso e l’economia condivisa, un modo giovane e contemporaneo per dire che insieme è meglio che da soli, che tre è meglio di uno, che viversi come un gruppo è un valore aggiunto anche per il singolo.”

L’occasione di incontrarli è stata la grande degustazione per il lancio della guida Slow Wine 2023, l’8 ottobre scorso a Milano. I nostri formavano una piccola enclave in mezzo ai colleghi per lo più langaroli. Non si potevano non assaggiare i loro vini!

Alberto Oggero
Roero bianco 2021
È bello questo Arneis perché ha ciccia e profuma di anice. Fa esultare perché è un bianco che non stufa, un vino da conversazione. La spalla ce l’ha robusta e grazie a una parte di uve che fanno macerazione ha anche quel pelino di ruvidità che lo rendono affidabile e perfetto con le carni bianche, col coniglio, con le paste.

Roero 2020
Un nebbiolo trasparente, dalla bocca setosa, dotato di un tannino a grana finissima che dialoga e si integra alla perfezione col fruttato delicato, ed è scorrevolissimo. Gran bella impressione, gran bella espressione di quella che è la dialettica tra il nebbiolo “di qua” e il nebbiolo “di là”. Ecco, le sabbie di Roero portano finezza, frutto e una beva sicuramente più “intuibile”. Bravo Alberto, hai avuto una mano felice nel lasciare esprimere questa territorialità.

Cascina Fornace
Desaja 2020
Arneis dal colore intenso e leggermente velato che racconta di un passaggio macerativo. Il naso conferma l’impronta macerativa, “bucciosa”, come l’ha definita il giornalista Giorgio Melandri in un breve scambio d’impressioni. È polposo e al tempo stesso vivido e sapido, di ottima persistenza. Un vino che mi piace definire “da pastasciutta”. Un bianco che nutre.

Viscà 2020
Premiato come vino Slow nella Guida, è un rosso divertente, agile nell’intento e negli esiti un vero vino quotidiano. Fa una macerazione con le bucce assai breve rispetto agli standard piemontesi (5 giorni), proprio per non appesantirsi di tannini e di troppe sovrastrutture. Ne viene fuori un vino dal bel rubino tanto trasparente che sconfina verso il rosato. In bocca è croccante, agile, piacevole. Il facile che è all’opposto del banale. Bel vino!

Valfaccenda
Nel tandem a tre del collettivo Soloroero, c’è a sua volta un altro tandem, quello di Luca Faccenda e Carolina Roggero, compagni di vigna e di vita.
Roero 2020
I tannini dichiarano tutta la gioventù di questo nebbiolo, ma l’impronta è fine e fruttata. Vino di leggerezza, di attesa.

Roero Vigna Valmaggiore 2019
Nasce da una vecchia vigna impiantata nel 1947, ha un incedere leggiadro e fine, da cui emergono con ritmo perfetto i tratti nobili del Nebbiolo, lo speziato, la viola. Splendida declinazione roerina del vitigno.

Roero bianco 2012
Il bonus track dell’assaggio. Semplicemente spettacolare. Luminoso, saporito, equilibratissimo, complesso e al tempo stesso comprensibile e solare. Ti cava un sorriso di gioia un vino così. Averne!


Adesso quando penso alla parola SoloRoero mi torna in mente il pianoforte saltellante di Bartali di Paolo Conte, l’ironia sorniona di Gimondi quando raccontava di quello là, ma intanto di traguardi ne aveva tagliati a iosa anche lui, e lo sapeva benissimo. Soloroero è un viaggio nella ricchezza discreta di un territorio, nell’eleganza di due vitigni tutti da scoprire nelle loro infinite sfaccettature, nella scommessa di un progetto d’amicizia e di reciproco aiuto. Sembra poco ma oggi questa è pura bellezza.

 

SoloRoero
Instagram: www.instagram.com/solo_roero

Azienda agricola Alberto Oggero
Fraz. S.S. Trinità 21
Santo Stefano Roero (CN)
info@albertooggero.it
www.albertooggero.it

Enrico Cauda – Cascina Fornace
Regione Sant’Antonio 29/A – 12040 Santo Stefano Roero (CN)
333 203 8618
cascinafornace@gmail.com
www.facebook.com/cascinafornace

Luca Faccenda e Carolina Roggero – Valfaccenda
Loc. Valle Faccenda, fraz Madonna di Loreto 43 – 12043 Canale CN
info@valfaccenda.it
339 73 03 837 (Luca)
www.valfaccenda.it

 

 

 

 

 

 

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