Podere Casanova – Nobile di Montepulciano in verticale e incontro fra vino e musica

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Il fatto che a margine delle “Anteprime” vengano organizzati eventi particolari o incontri speciali con i produttori, a volte anche a tema specifico, ma soprattutto a numero limitato, trovo che sia una sana abitudine che andrebbe estesa a tutto l’anno, per favorire esperienze e contatti fuori dagli schemi promozionali, ma comunque divulgativi.

E’ il caso di quanto organizzato da Podere Casanova durante la “Settimana delle Anteprime di Toscana”, con un pomeriggio in vigna e in cantina seguito da una serata davvero singolare e coinvolgente, in cui la classica degustazione è stata proiettata a un livello sensoriale superiore, unendo ad alcuni vini l’ascolto di brani musicali appositamente selezionati.

Podere Casanova è anima e passione di Isidoro Rebatto e Susanna Ponzin, della loro origine veneta, del loro impegno per la sostenibilità, della loro visione e, come dicono loro stessi, “della convinzione che rappresenti le peculiarità delle nostre migliori risorse: la seduzione della bellezza, il piacere del gusto, i paesaggi dell’armonia.”

Questa filosofia, che mette al primo posto il rispetto della natura e delle materie prime, si traduce in vini di altissima qualità realizzati in un terroir fortemente vocato in cui ci siamo immersi completamente con questa esperienza.

Prima una sana verticale di Vino Nobile di Montepulciano, di cui non occorre fare l’esegesi, poi un extra time emozionale attraverso quattro etichette simbolo della Cantina degustate fra le note di quattro brani musicali iconici.

Vino Nobile di Montepulciano 2020

Naso vegetale, un po’ acerbo, con tracce di bacca nera e note leggere di pepe e cannella; in bocca è croccante, verticale, giustamente tannico ma fresco, dal respiro boschivo. Tenace

Vino Nobile di Montepulciano 2019

Profumi più aperti in evoluzione, con timbro fruttato e accentature di viola, poi spezie diffuse e frutta secca. Al palato è lineare, dal passo felpato e polposo, ma senza acuti, con respiro profondo e speziato dal tocco soffice. Delicato

Vino Nobile di Montepulciano 2018

L’evoluzione si percepisce anche nei riflessi meno impenetrabili, poi al naso dove sviluppa aromi di sottobosco, gelso e mora che ritroviamo anche in bocca, ma emergono anche note speziate, di tabacco dolce e ginepro. L’assaggio è gustoso, solido, fresco e fruttato, con tannini ben levigati e ritorni balsamici, accompagnati note di cioccolato, liquirizia e cuoio. Solido

Vino Nobile di Montepulciano 2017

Ecco la sorpresa. Sembra più giovane già nel calice e offre profumi complessi in cui si passa dal fruttato al floreale e viceversa, con libertà, secondo un timbro vegetale che accompagna le note più volatili di pepe rosa, chiodi di garofano e vaniglia. Al palato mostra un muscolo definito, scolpito, con fragranze di frutta rossa polposa e tannini a sostegno, un sorso pieno e ghiotto che riverbera cuoio e cacao amaro, ma dove c’è tutto:acidità, gusto e persistenza. Coinvolgente

Vino Nobile di Montepulciano 2016

Di nuovo una tenuta eccellente del colore e dei profumi, che ancora possono sviluppare ricchezza e che in questa fase lasciano emergere un velo di humus e un ricordo di peperone. In bocca non delude, si avverte l’evoluzione del frutto in confettura, quella del tannino in velluto e del nerbo acido in robustezza. Godibile

Vino Nobile di Montepulciano 2015

Altra sorpresa. Senza dubbio qui gli anni si portano bene, con colori quasi integri e aromi evoluti ma non appassiti, dove si percepisce un percorso che è stato e un’altro in divenire. L’assaggio spiega l’appellativo, con una struttura inflessibile e un timbro complesso, in cui il frutto è ancora vivido, il tannino irretito e la potenza imbrigliata. Equilibrio, personalità, finezza e austerità, in una parola: Nobile

Dopo la verticale si passa alla fase più emozionale della degustazione, con le etichette più pregiate e iconiche, dove l’accompagnamento musicale aggiunge un senso all’esperienza, con brani appositamente selezionati da Susanna che argomenta l’abbinamento con una accurata motivazione.

Vino Nobile di Montepulciano Settecento 2018 – Can’t help falling in love (E. Presley)

Questo cru omaggia il secolo in cui è vissuto Giacomo Casanova e nell’etichetta si rappresenta la donna che gli rubò il cuore, la misteriosa “Henrietta”, conferendo quindi al prodotto un’ispirazione decisamente romantica, per un brano di accompagnamento alquanto passionale. Il vino non delude, prodotto con sangiovese in purezza ricavato dal vigneto “Il Bosco” e lavorato secondo disciplinare, regala profumi ampi ed espressivi. Al palato è profondo e avvolgente, fresco e sapido, lungo e speziato. Avvincente.

Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2017 – Vecchio Frack (D. Modugno)

La Riserva presenta in etichetta una stilizzazione con tuba, monocolo e baffi, riconducendo a un abito che il brano in abbinamento vuole omaggiare, accompagnando un assaggio sicuramente più riflessivo con una melodia “morbida” ma incalzante, come questo vino che ha profumi ancora nitidi, puliti, di frutta e spezie, cuoio e tabacco. In bocca il suo incedere è progressivo, soffice in approccio, poi sempre più corposo, strutturato e intenso, caldo e voluttuoso; spessore e profondità nell’allungo. Virtuoso.

Irripetibile Igt Toscana 2020 – She (E. Costello)

Un’etichetta che è un programma, in cui un profilo sembra una dedica e il nome una dichiarazione, per un brano che si concede unicamente a “lei” e al nostro assaggio. Vino importante, un supertuscan a tutti gli effetti, dove il sangiovese si accompagna a merlot, petit verdot e cabernet sauvignon in un amalgama complesso e monolitico. Fa barrique ma non troppa, e riposa in bottiglia due anni. Al naso è deciso, incisivo e penetrante, gelso nero e mirto, pepe nero, alloro e tocchi balsamici. Al palato è subito deciso, polposo, materico, ben sostenuto da nerbo acido; equilibrato tra le fragranze fruttate, la trama tannica e la complessità aromatica, per un sorso che appaga nella sua lunghezza e nella sua eleganza gustativa. Chapeaux

Leggenda Igt Toscana 2018 – Passacaglia (G. F. Handel)

Qui la leggenda di Casanova viene omaggiata col suo profilo e accompagnata con un brano classico che richiama il rondò e che sposa perfettamente l’ambientazione di questo vino. Uvaggio analogo al precedente, dove il syrah sostituisce il petit verdot; affinamento in barrique più lungo (18 mesi) e ancora due anni in vetro. Altro supertuscan a tutto tondo, sia nell’approccio olfattivo, carico e ampio, profondo e variegato, sia in bocca, dove risulta felpato, potente e caldo, ma anche armonico e ben bilanciato. Trame fruttate nitide e tannini ben levigati, con un respiro ricco di sfumature dove emergono, cacao, tabacco da pipa, torrefazione e balsami. Avvincente.

A margine della serata, un piccolo rinfresco ha potuto alleviare i languori e consentire l’assaggio di un paio di etichette fuori programma, ma interessanti: le bollicine della casa

BULLES BRUT Metodo Classico

Ecco uno champenoise da uve chardonnay con piccola regolazione di ribolla gialla (10%) che ha il suo perché. Vendemmia 2020 e sboccatura 2023, si offre con un colore dorato impreziosito dal perlage fitto e vivace. I profumi fruttati sono invitanti e le note di panetteria sono appena accennate. In bocca è fresco, morbido e asciutto, con sentori di mela e pesca accompagnati dalle percettibili note di lievito. Piacevole

CATERINA ROSE’ limited

Questo è uno charmat da uve sangiovese, corredate da un 20% di chardonnay, grechetto e verdello. Il colore è accattivante, rosa cipria con venature ramate, il perlage è sottile e fitto, mentre i profumi sprigionano note floreali fresche e sentori di frutta. In bocca è vivace, verticale, dai toni agrumati del pompelmo rosa e del mandarino, con cenni di fragoline e albicocca. Un sorso limpido e agile che rinfresca il palato. Beverino.

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