“Santi e bevitori”, un viaggio nel nostro rapporto con l’alcol
Un viaggio, fra l’ironico e il dolente, nel nostro rapporto con l’alcol
Un viaggio, fra l’ironico e il dolente, nel nostro rapporto con l’alcol
Ampie e “puntute” riflessioni sulle cerimoniosità e rigidità che spesso accompagnano il mondo del vino, allontanandolo dalle giovani generazioni
Una esplorazione del presente e del futuro dell’enoturismo in Italia, esaminando tendenze emergenti, sfide e opportunità per i produttori di vino e i loro territori
Tanto per cambiare, il mio Vinitaly edizione 2024 è stato piuttosto convulso. Degustazioni da tenere, numerosi graditi inviti da produttori di vini e denominazioni non
Se nella prima parte abbiamo analizzato i modi in cui l’ossigeno raggiunge e permane a contatto con il vino nella bottiglia, in questa seconda parte vorremmo analizzare i meccanismi che portano alla ossidazione del vino e alla perdita delle sue caratteristiche organolettiche in funzione del tempo e della temperatura.
Ancora una volta una bellissima edizione di Terre di Toscana, mai come quest’anno emozione allo stato puro. Come abbiamo potuto constatare di persona e dai segnali che arrivavano dai social. Grazie a tutti!
È appena iniziata la primavere e arriva la XVI edizione di Terre di Toscana. Domenica 24 e lunedì 25 marzo torna questa bellissima festa del vino toscano, con 140 grandi vignaioli e i loro splendidi 700 vini in degustazione comprese le vecchie annate del lunedì. E poi la gastronomia di produttori di qualità per accompagnare gli assaggi da gustare magari nel parco del Versilia Lido|Una Esperienze, visto che le previsioni indicano un bel sole. Affrettatevi ad acquistare il biglietto (solo online!), saremo in tantissimi!
Le prevendite per partecipare a Terre di Toscana stanno andando fortissimo, e a causa della capienza del Versilia Lido|Una Esperienze di Lido di Camaiore siamo vicini al sold out. Affrettatevi, perché l’unico modo per partecipare è acquistare il biglietto on line!
Luoghi, persone e vini nel nuovo libro di Giorgio Fogliani dedicato al Languedoc e Roussillon, dipartimento francioso generoso dispensatore di bottiglie, oggi più che mai al centro di una importante rivistazione stitlistico interpretativa volta a sfatare i luoghi comuni più ritriti.
Domenica 24 e lunedì 25 marzo torna Terre di Toscana, con 140 grandi produttori e i loro splendidi 700 vini da assaggiare. E poi le straordinarie vecchie annate e i fantastici artigiani della gastronomia e dei prodotti tipici. Vi aspettiamo in tantissimi!
La conservazione e l’evoluzione del vino dipende dall’ossigeno, dalla temperatura e, indirettamente, dall’umidità dell’ambiente. Ancora di più se il vino è in bottiglia. Di questo si erano accorti gli antichi, scegliendo di trasportare i vini in anfore con tappi di sughero il più possibile ermetiche, rese tali con pece, resine, pozzolana, calce e gesso…
Due pubblicazioni digitali e tanti spunti per riflettere sul cibo
Un libro commemorativo, imponente e importante, che intende ripercorrere la storia della Triple A e dei suoi protagonisti. Non senza indicare le direttrici future per una azienda agricola “virtuosa”, che guardano al ritorno della policoltura non come gesto nostalgico, ma come cambiamento di prospettiva necessario e piena assunzione di responsabilità.
Un’analisi sullo stato dell’arte degli eventi e delle fiere nel mondo del vino. Da quell di respiro internazionale ai localistici. Come sta il settore, e come si sta evolvendo.
Non documentata sul piano storico, la presunta sentenza di Carlo V todos caballeros (faccio “tutti cavalieri”) è passata a indicare comunemente la facile scorciatoia di premiare chiunque senza distinzioni. Oggi si todocaballerizza tutto e tutti. Prima ancora che la pratica, l’attitudine critica preventiva – che non significa partire con dei pregiudizi negativi, significa essere e restare sempre all’erta – è il progetto stesso di offrire una visione critica a essere pressoché scomparso.
In ogni campo, o quasi.
Dopo anni di degustazioni seriali, e dopo anni di osservazione del comportamento umanoide in tali ambiti, mi sono accorto che quasi ogni degustatore, professionale e non, parvenu o “attempato” che sia, raramente sfugge alla trappola del Sassicaia.
Se nel precedente articolo abbiamo cercato di spiegare come l’aumento della Sostanza Organica nel terreno sia un processo lungo e dispendioso, se fatto con l’uso del letame, in questo articolo vorremmo illustrare alcune delle possibilità concrete da mettere in atto, in particolare nel vigneto, per conservare, e se possibile, incrementare, il contenuto di Sostanza Organica.
Giorni addietro ho ascoltato alla radio un “esperto” affermaer che per migliorare la situazione della ritenzione idrica dei terreni, parlando della tragica alluvione in Emilia Romagna, bisognerebbe aumentare la sostanza organica in tutti i terreni agrari almeno dell’1%.
In questo articolo ci limiteremo a cercare di esporre concretamente quanto la sostanza organica (S.O.) sia una componente sempre più rara nei terreni agrari, e quanto sia difficile ricostituirla in tempi brevi continuando a coltivare
Quello del vino con il tempo è un rapporto che ha contribuito a creare leggende, e contemporaneamente fazioni l’un contro l’altra armate, a discettare più o meno dottamente se un grande vino sia solo quello che può evolvere bene, e se abbia senso aprire bottiglie di conclamata fama – e di un certo impegno economico- anche all’inizio della loro parabola vitale, vera o presunta…
“In un’era in cui la comunicazione sembra guidata in primis da logiche real time, lanciamo uno spazio di approfondimento rivolto a chi non si accontenta di stories, reel o post fugaci”. Nasce così Tipicamente Magazine, nuova rivista digitale e dipendente firmata da Paolo De Cristofaro e Antonio Boco. Dipendente perché dipende dalla passione per il vino degli autori, dalle altalene umorali e dall’impossibilità di ignorarle, ma soprattutto da chi vorrà dedicarle tempo e attenzione…
Anno dopo anno il nostro pubblico si rinnova aggiungendo l’entusiasmo delle nuove generazioni alla fedeltà dei nostri visitatori storici. Risultato, 2200 presenza fra appassionati e operatori professionali arrivati da tutta Italia, che hanno potuto entrare in contatto ancora una volta con un panorama di produttori che più bello e completo non si poteva. Grazie a tutti!
Domenica 26 e lunedì 27 marzo tornerà Terre di Toscana, con 140 grandi produttori e i loro splendidi 700 vini in degustazione. Saremo in tantissimi!
Terre di Toscana si avvicina, e ricapitoliamo qui tutte le informazioni. Attenzione, le vendite degli ingressi sono solo online e stanno avendo un ritmo impressionante. Affrettatevi!
David Cilli, enologo toscano trapiantato in California, ci racconta Promontory, realtà di super nicchia della Napa Valley.
Domenica 26 e lunedì 27 marzo torna Terre di Toscana, con 140 bravissimi produttori e i loro splendidi 700 vini da assaggiare. E poi le straordinarie vecchie annate e i fantastici artigiani della gastronomia e dei prodotti tipici. Vi aspettiamo in tantissimi!
La quindicesima edizione di Terre di Toscana torna domenica 27 e lunedì 27 marzo e con i suoi 140 produttori è un’edizione da record. Sul sito terreditoscana.info svelati i 600 vini in assaggio: vini su cui discutere, riflettere e sognare. Attenzione, biglietti solo online!
Seicentocinquanta pagine per un monumento della letteratura enoica, la cui straordinarietà, fra le tante, la si misura anche dal fatto che a quelle pagine si rischia veramente di restarne avvinti, conquistati da una scrittura perfettamente in bilico fra approfondimento storico ed evocazione, basata su un invidiabile senso del racconto e su un ritmo narrativo che è linfa vitale.
Sono molti gli studi e le soluzioni tecniche che nel tempo hanno affrontato il problema della raccolta meccanizzata della frutta. Dagli scuotitori ai cascolanti, alle soluzioni con uso di agevolatori manuali, ma tutte portavano ad una qualità inferiore a quella che si ottiene con la raccolta manuale. Oggi sembra che siamo arrivati ad una svolta…
“Tutti pazzi per i vini georgiani”. Avremmo potuto intitolare così questo articolo, ma ci sembrava un po’ riduttivo. Già, perché le cantine georgiane, poche ma di entità ragguardevoli, puntano ad essere qualcosa di più che una moda del momento: l’obiettivo è quello di poter affermare stabilmente la propria posizione nel panorama enologico internazionale, e di non rappresentare solo una meteora grazie all’ultima tendenza. Per saperne di più, ecco una bella intervista ad Alessandro Bellotto, enologo consulente in Georgia.
La drammatica situazione idrica di molte zone d’Italia, l’aumento del prezzo dei carburanti agricoli e l’anacronistica intensivizzazione delle colture stanno mettendo in ginocchio la produzione agricola, una situazione che da anni è stata preconizzata da studiosi del settore, e anche da molti agronomi che “battono le campagne” con un minimo di buon senso, ma che sembra non raggiungere nella sua gravità i decisori politici e gli amministratori…
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