La Tenuta di Ghizzano, che prende il nome dall’omonimo borgo in provincia di Pisa, è ormai da molti anni una delle aziende outstanding della Toscana, e questo lo si deve in gran parte all’energia e alla bravura condita di caparbietà di Ginevra Venerosi Pesciolini, che agli altri impegni ha non da molto aggiunto anche quello bellissimo della maternità.
E lungi dall’essere distaccata “domina” della tenuta, apre in estate il suo fascinoso giardino all’italiana impegnandosi in prima persona nell’accoglienza di una piccola folla di appassionati per l’evento “Calici in giardino” in cui, oltre a prodotti del territorio e sfiziosità della cucina toscana, si assaggiano naturalmente i suoi vini, seduti fra lecci e cedri del Libano, fra siepi e aiuole.
Interessante, fra i vini del “nuovo corso”, il Terre di Pisa Mimesi 2022, da uve vermentino che soggiornano quattro mesi in terracotta con le fecce fini, un bianco di carattere progressivo nella beva e increspato nel finale. Venendo al “grande classico”, il Terre di Pisa Veneroso 2019 (sangiovese in prevalenza, saldo di cabernet sauvignon, 16 mesi di affinamento in tonneau usati) è leggero ed elegante, ampio e scorrevole. L’annata 2016 sfoggia un naso ricco, profondo, che al frutto rosso unisce la menta e le erbe aromatiche, ed è concentrato e croccante in bocca. Infine il Nambrot 2019, merlot in prevalenza con saldo di cabernet franc e petit verdot e affinamento di 18 mesi in barrique, è un vino elegante, vellutato, saporito e insieme succoso e leggero sul palato.
Immagini della cantina della Tenuta di Ghizzano