E dopo il 2014, venne il 2015. Questa ovvia considerazione venne fatta dai produttori di vino in pressoché tutta Italia quando si archiviò una delle annate climaticamente più infauste che si ricordavano per accogliere quella successiva, molto diversa. Poche precipitazioni, un caldo terribile a luglio. Alla fine, nonostante “a tavolino” si potessero temere eccessive maturazioni e quindi gradazioni alcoliche incontrollabili a scapito della freschezza, per il Brunello di Montalcino 2015, grazie a uva e/o territorio, si parlò di gran bella annata, e così fecero molti critici.
Effettivamente, ora che siamo arrivati all’anno di uscita (e chi se lo poteva immaginare allora quale destino incerto avrebbe atteso questi vini!) possiamo confermare che in molti casi gli assaggi effettuati a Benvenuto Brunello hanno messo in evidenza, anche per la bravura dei rispettivi produttori, vini che posseggono quella “forza lieve” che spesso contraddistingue l’eccellenza. Certo vini “faticosi” non sono mancati all’appello, ma la 2015 potrà essere annoverata fra le annate più positive, e le auguriamo di superare le difficoltà di questo momento difficile e di raggiungere presto o tardi le case e i ristoranti d’Italia e del mondo.
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Appunti di degustazione
Col d’Orcia
Frutto rosso opulento che include anche il lampone, esposto al naso con buona persistenza. Una compattezza all’ingresso in bocca lascia progressivamente spazio ad una maggiore freschezza. Sfumature caffeose nel finale.
Cupano
Naso ricco e improntato sulla confettura di frutta rossa. Anche qui un attacco pieno e deciso, poi il vino si distende bene, con una linea aromatica netta che spinge la beva. Dolcezza del rovere nel finale.
Franco Pacenti
Toni confetturati del frutto al naso si ripropongono in bocca, con un rovere che “morde” ancora un po’.
Fuligni
Bel colore rubino, naso sfumato e allo stesso di bella espressività. In bocca è saporito e leggero, con una trama tannica piacevole ed elegante.
Gianni Brunelli-Le Chiuse di Sotto
Olfatto ampio e leggiadro, non mancano belle sfumature floreali. Spessore e scorrevolezza contraddistinguono una beva che si conclude con un finale più che discreto che dona a lungo piacevoli sensazioni aromatiche.
Il Marroneto
Bel colore rubino e naso di fascino notevole e granitica persistenza, che prelude ad una beva con più energia che materia, delicata e saporita.
Il Pino-Fattoria del Pino
Colore rubino-granato, la confettura di ciliegia che si avverte al naso prelude alla buona verve della bocca, in cui la bevibilità si accompagna ad un registro aromatico spostato verso la dolcezza.
Lambardi
Colore rubino con sfumature granata, naso affascinante impreziosito da tratti affumicati. Bocca dinamica che sa rilanciarsi con energia, finale in crescendo.
Le Chiuse
Colore porpora, e naso caratterizzato dal fascino aristocratico di toni floreali di grande purezza. Flessuoso, scorrevole, leggero e fresco, lascia di stucco con un improvviso finale dal carattere travolgente.
Lisini
Ampio, intenso ed elegante al naso; teso, vivo, con un bello scheletro acido. Aromaticamente potrebbe essere più sfumato, ma il finale è impetuoso.
Mastrojanni
Il colore è di un rubino bello pieno e luminoso; naso vivo e pimpante dove prevalgono tratti balsamici, boschivi e resinosi. Conferma di questo carattere in una bocca fresca, leggera e succosa, che termina ampia.
Pietroso
Olfatto di bella intensità e finezza floreale. Bocca compatta, potente, con qualche tratto di giovanile intemperanza. Finale vibrante.
Poggio di Sotto
Naso rotondo e levigato che unisce floreale a fruttato e aggiunge sfumature mentolate. Beva all’insegna della leggiadria, delicata e luminosa, leggera e succosa.
Salvioni – La Cerbaiola
Bel colore rubino e naso solare, elegante, impreziosito da sfumature agrumate. In bocca di libra in alta quota, e termina con un finale difficilmente descrivibile per eleganza e straordinaria ampiezza.
San Giacomo
Colore rubino carico e naso polposo, intenso, incentrato su note confetturate di solida impronta territoriale. Bocca saporita, di grande impatto e dolcezza di fondo.
Sanlorenzo
La finezza e il fruttato levigato dell’olfatto preludono ad un palato vellutato e saporito, caratterizzato da un finale di grande energia anche se non qualche aggressività nel tannino.
Sesti
Colore rubino un pochino spento, naso ricco, improntato sulla confettura di fragola e lampone e accompagnato da note sgrumate. Bocca nervosa e molto succosa, leggera e saporita; finale di grande fascino.
Talenti
Naso intenso, vivo, brillante e persistente. Buona beva pungente e fresca, piacevole, anche se non decolla come nei migliori assaggi.
Tenuta di Sesta
Elegante e di bella delicatezza, sorprende per un bocca travolgente, di spessore e pienezza, progressiva e dal finale esplosivo.
Tenuta Le Potazzine
Lieve e fine in un olfatto di medio impatto, in bocca è delicato e riesce a ingranare una bella marcia, ma il suo tratto più evidente è la leggerezza, quasi impalpabile. Bel finale.
Terre Nere
Naso di buona profondità e bocca compatta, saporita e innervata da un buon nervo acido. Bella bevibilita e finale dalla lunga scia saporita.
Uccelliera
Colore rubino cupo e naso polposo, denso, ricco e maturo. La beva mostra discreti spessore e freschezza, anche se difetta un tantino di sfumature.
Altesino
Olfatto elegantissimo, brillante, ampio e persistente. Buona conferma in una beva tattilmente vellutata, anche se il rovere si fa sentire con un po’ troppa insistenza.
Argiano
Naso peculiare e intrigante per le belle note boschive e di alloro. In bocca è assai succoso, la beva è all’insegna dell’energia più che della pienezza e della espressività aromatica.
Poggio Alle Mura – Banfi
Colore fitto per questo vino-immagine per molti mercati esteri, e naso ricco in cui si colgono confettura di ciliegia nera e sensazioni di cuoio. Trama setosa, chiaro apporto del rovere nel quadro aromatico e tannino di consueta, grande finezza.
Vigna del Fiore – Barbi
Delicato, elegante e sfaccettato fra sensazioni boschive, di erbe aromatiche e tabacco. Bella consistenza al palato, che è palato fine e progressivo. Bel rilancio nel finale.
Vigna Pianrosso – Ciacci Piccolomini d’Aragona
Grande ampiezza in un naso anche qui incentrato su un fruttato seducente affiancato da note speziate. Grande energia al gusto e, anche in questo caso, finale esplosivo.
Nella terza immagine l’interno della Fortezza di Montalcino, nella quarta lo chef della cena di gala di Benvenuto Brunello Enrico Bertolini con il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci