C’è la Toscana delle grandi denominazioni, quelle storiche, spesso di forte impatto sui mercati nazionali e internazionali. E poi c’è una galassia di vini e di territori in continua evoluzione dove si osservano aggregazioni ed evoluzioni, una galassia piena di stelle antiche e più giovani.
Una galassia fatta di Denominazioni di Origine (sempre menzionate negli appunti di degustazione che seguono) che tentano di stimolare e regolamentare la qualità nei loro territori, di farsi strada e rendersi sempre più visibili. A partire da quelle storiche come la “medicea” del Carmignano a quelle più recenti, come la senese dell’Orcia e la Terre di Pisa che sta conquistando rapidamente la fiducia dei produttori e il favore dei mercati. E poi ci sono le Indicazioni Geografiche che collegano vini di concezioni più libere ai loro luoghi di origine.
Gli assaggi che seguono sono divisi in tre blocchi: quelli che riguardano le interpretazioni del sangiovese date dai vari territori; quelli dei “blend” di sangiovese con altre uve, che posso essere quelle tradizionali o quelle “importate” (magari secoli fa come è accaduto nel Carmignano) e ormai ben acclimatate. Infine, quelli dei vini che in gergo vengono chiamati “gli internazionali”, che però sono un po’ come quegli stranieri che arrivano in Italia e vi si stabiliscono: dopo tanti anni parlano bene la nostra lingua, hanno capito e assorbito le caratteristiche del popolo italiano, in questo caso della terra italiana, anzi delle terre italiane. E quindi ormai sono vini tradizionali anch’essi, di una nuova tradizione.
Fra questi, a fianco di esempi di grande successo più recente (ci vengono in mente i Syrah di Cortona) c’è il glorioso e forse un po’ vintage mondo dei Supertuscan, i celebrati e desiderati “eroi” che negli anni 90 dimostrarono che il vino italiano non era finito (minato dalla ricerca della quantità a scapito della qualità e colpito duramente dallo scandalo del metanolo) ma anzi era capace di competere con le migliori etichette del mercato internazionale e che oggi, alquanto paradossalmente, sono fuori dal main stream.
Interpretazioni di sangiovese
Penteo 2022 – Gianni Moscardini
Dalla colline pisane un vino che offre un frutto delicato al naso, ribadito in una beva fresca e piacevole. Bevibile e saporito.
Grance Senesi Sangiovese Rosso D’amalia 2021 – Tenuta Armaiolo
Piacevole naso dal fruttato polposo, ribadito in una beva fresca e che ha un rilancio saporito nel finale.
Orcia Sangiovese Sassosisole 2021 – Sassosisole
Colore rubino vivo, e naso suadente ed elegante. Beva vellutata e al tempo stesso reattiva e piccante.
Orcia Sangiovese Sasso di Luna 2021 – Sassosisole
Carattere simile al vino precedente, forse con un tocco di succosità in più.
Orcia Sangiovese 2020 – Atrium
Naso dominato da una opulenta confettura di frutta rossa. Bocca bella, piacevole, che tende a rinfrescarsi in un finale delicatamente increspato.
Orcia Sangiovese Riserva Frasi 2020 – Marco Capitoni
Profondo, maturo e persistente al naso. Bocca compatta, potente, spessa, anche di bella reattività e che chiude con un finale all’insegna ancora del frutto maturo.
Suvereto Sangiovese Ciparisso 2019 – La Fralluca
Dalle colline vista mare della Val di Cornia, un vino dal naso ampio, arioso, improntato ad una piacevole maturità di frutto. Scorrevole e vellutato in bocca, sfoggia una bella freschezza nel finale.
Terre di Casole Sangiovese Alberaia 2021 – Caciorgnia
Colore intenso e fitto; il naso è profondo ed esprime sensazioni persistenti di mora matura. Frutto nero confermato in una beva che si alleggerisce, è setosa, e sfoggia una bella energia nel finale.
Terre di Casole Sangiovese Macchie 2019 – Caciorgnia
Ancora un vino improntato al frutto nero che qui viene accompagnato da note di grafite e toni balsamici. In bocca la materia è notevole ma è ben gestita, evitando pesantezze. Finale ficcante e saporito.
Terre di Pisa Sangiovese Turseno 2021 – Marina Romin
Naso elegante, fresco, di buona intensità e persistenza. Leggero sul palato, è fresco e rilancia bene nel finale.
Terre di Pisa Rosso Boccanera 2021 – Marina Romin
Frutti di bosco e sensazioni boschive dominano un naso di bella levità. Stesso carattere in una bocca leggera sul palato, vellutata e fresca nel finale.
Terre di Pisa Sangiovese VignaAlta 2020 – Badia di Morrona
Naso “gentile” e al tempo stesso espressivo, dominato dal frutto rosso con una spruzzata di erbe aromatiche. Sapido, fresco e saporito, chiude con un finale gustoso.
Terre di Pisa Sangiovese Ceppatella 2020 – Fattoria Fibbiano
Olfatto suadente e piacevole, e beva delicata e succosa, caratterizzata da un piacevole dinamismo.
Terre di Pisa Sangiovese Opera in Rosso 2020 – Podere La Chiesa
Un buon melange di frutto rosso e spezie caratterizza un naso piacevole. In bocca è coerente, ma perde un po’ in espressività verso il finale.
Terre di Pisa Sangiovese Reciso 2020 – Beconcini
Naso di buona intensità fruttata e beva fresca e reattiva. Piacevole rilancio nel finale.
Luenzo 2015 – Cesani
Una bella interpretazione di sangiovese da parte di un produttore di punta di Vernaccia di San Gimignano. Il colore è rubino cupo e il naso è incentrato sulla confettura di frutta rossa accompagnata da cenni di caramello. In bocca è scorrevole, piacevolmente maturo nei toni, e si increspa delicatamente nel finale.
Perlato del Bosco Rosso 2021 – Tua Rita
Sangiovese della livornese Val di Cornia, è prodotto da una cantina famosa per i suoi celebrati vini nel territorio di Suvereto. Colore porpora fitto e naso pimpante, fine e fresco nella sua esposizione di ribes e mirtillo. Bocca succosa, reattiva, leggera sul palato; bello il finale.
Ugo Contini Bonacossi 2019 – Tenuta di Capezzana
Interpretazione spessa, materica, di un sangiovese di Carmignano che si presenta con veste porpora fitta, e una intensa confettura di prugna e ciliegia nera al naso. Ancora giovane e un tantino spigoloso.
Valdarno di Sopra Sangiovese Bòggina A-Vigna Bòggina 2022 – Petrolo
Naso lieve, intenso e persistente, e stesso carattere in bocca che esibisce una trama finissima e leggera sul palato. Peccato per una certa mancanza di spinta nel finale.
Valdarno di Sopra Sangiovese Ottantadue 2021 – Il Carnasciale
Frutto rosso con carattere candito in un olfatto assai intenso. Bocca fresca, molto delicata e saporita.
Valdarno di Sopra Sangiovese Vigna dell’Impero 2019 – Tenuta Sette Ponti
Naso profondo e coinvolgente, a cui corrisponde una bocca saporita, dinamica e reattiva.
Blend di sangiovese con altre uve
Carmignano Santa Cristina in Pilli 2021 – Fattoria Ambra
Elegante, profondo e persistente, polposo. Conferma in bocca amplissima e vellutata, leggera sul palato. Finale molto lungo.
Carmignano Riserva Elzana 2020 – Fattoria Ambra
Colore rubino pieno e una bella frutta rossa matura ben esposta in un olfatto suadente. Palato coerente, bello, che si rinfresca verso un finale di grande energia e saporitissimo.
Carmignano Riserva Montalbiolo 2020 – Fattoria Ambra
Buona leggerezza in un olfatto improntato a toni di frutta rossa. Lieve e succoso in un palato che conferma un affascinante profilo aromatico.
Carmignano Il Sasso 2022 – Piaggia
Colore porpora intenso e naso profondo, sulle note della frutta nera e sensazioni di grafite che si riavvertono all’ingresso di una bocca materica, potente e concentrata.
Carmignano Riserva Piaggia 2021 – Piaggia
Al naso una intensa frutta nera è accompagnata da sensazioni di menta e liquirizia. Dopo un ingresso maturo e spesso, la beva prosegue su registri via via più leggeri, acquista succosità e termina reattivo.
Carmignano 2021 – Le Farnete
Colore rubino intenso e fitto, e naso pieno di confettura di frutta rossa e nera. Beva spessa, polposa, di buona dolcezza, e finale fresco.
Carmignano Riserva 2020 – Tenuta Le Farnete
Ad un olfatto improntato su frutta nera, cioccolato e liquirizia, fa seguito una bocca fresca e di buon nerbo, e persistente nel finale.
Terre di Pisa Rosso Maurleo 2021 – Beconcini
Un blend tradizionale, visto che il sangiovese è completato da un saldo di malvasia nera. Naso dominato da una bella confettura di prugna; in bocca si avverte una piacevole trama larga e succosa.
Terre di Pisa Rosso Le Redole di Casanova 2021 – Podere La Chiesa
80% sangiovese e saldo di canaiolo, espone un buon frutto carnoso e maturo, ribadito in una beva di innegabile consistenza comunque scorrevole.
Terre di Pisa Rosso Veneroso 2020 – Tenuta di Ghizzano
Vino ormai iconico del territorio delle colline pisane (prima annata 1985), un sangiovese con saldo di cabernet sauvignon, oggi biologico. Naso elegante e sfaccettato, intenso e persistente che esprime accanto ad un elegante frutto rosso intriganti sensazioni di sottobosco. Ampio e leggero sul palato, è succoso in un finale di grande energia.
Terre di Pisa Rosso Grano delle Formiche 2019 – Podere Spazzavento
Sangiovese con un saldo di colorino (30%) da singolo vigneto che sosta un anno in barrique, si esprime su note di frutta nera in un naso di buona profondità. In una beva spessa e scorrevole, alla lunga si percepisce una certa dolcezza che monopolizza l’assetto gustativo.
Cum Laude 2021 – Banfi
Uno dei Supertuscan della celebre cantina di Montalcino, blend di cabernet sauvignon, merlot, sangiovese e syrah. Esposizione di frutta di bosco fragrante accompagnata da un legno percepibile e comunque ben dosato.
Summus 2019 – Banfi
Qui il sangiovese è completato da cabernet sauvignon e syrah, e soggiorna un anno e mezzo in barrique. Olfatto all’insegna della confettura di frutta nera, ribadita in un ingresso in bocca dolce che prelude ad una beva piena e compatta.
Siepi 2021 – Castello di Fonterutoli
Supertuscan dei più celebrati che affonda le radici nella storia del Chianti Classico, ed esempio di matrimonio riuscito fra sangiovese e merlot. Un naso levigato ed elegante esprime un frutto di bosco fresco e ribadito in un palato spesso e materico, ma nel quale si avvertono anche spinta ed energia.
Concerto di Fonterutoli 2021 – Castello di Fonterutoli
Altro Supertuscan di grande storia, a prevalenza sangiovese stavolta completato da cabernet sauvignon, che punta di più sulla leggerezza di espressione: dopo un naso elegante e persistente, sfoggia freschezza e succosità, un bel profilo slanciato e un finale saporito.
Val d’Arno di Sopra Torrione 2021 – Petrolo
Un vino nato nel 1988 sotto la supervisione di Giulio Gambelli che attinge le sue uve (85% sangiovese 10% cabernet sauvignon 5% merlot) dai vigneti più antichi e vocati (Bòggina per il sangiovese, Galatrona per il merlot). E’ ampio, intenso e persistente all’olfatto con un frutto rosso subito ribadito in una beva subito fresca, larga e leggera sul palato.
Modus 2020 – Ruffino
Sangiovese completato da merlot e cabernet sauvignon in un vino caratterizzato da un frutto maturo e opulento (ciliegia, prugna) e dalle note terziarie del rovere di tabacco e cacao sia in un olfatto intenso che in un palato che va in bella progressione.
Chiave di Saletta 2018 – Villa Saletta
Ancora un vino dal territorio delle colline pisane. Naso intenso e persistente all’insegna di un ampio corredo di frutta nera e cassis. Tanta materia, spessore e potenza, riesce a rinfrescarsi nel finale.
Gli “Internazionali”
Oreno 2021 – Tenuta Sette Ponti
Un uvaggio bordolese (merlot 50%, cabernet sauvingon 40%, petit verdot) di bella stoffa, elegante e profondo al naso con note di frutta nera e liquirizia. Compatto in bocca dove da subito sfoggia una grande concentrazione e impatto gustativo.
Ghiaie della Furba 2020 – Tenuta di Capezzana
Composto per metà da merlot e per l’altra metà da syrah e cabernet sauvignon mostra un naso dominato da frutto nero, grafite, cioccolato. Bocca vellutata, spessa e densa, finale saporito dove si scorge qualche tono acre.
Il Caberlot 2020 – Il Carnasciale
Dall’omonimo vitigno, un vino dal naso seducente che gioca su toni floreali fra l’iris e la lavanda, e di frutta rossa leggera. Al palato affascinanti sensazioni boschive, profilo agile, progressione e freschezza.
Carnasciale 2021 – Il Carnasciale
Un vino ancora nel perfetto stile “Carnasciale”: naso “rosso-verde” elegante che unisce l’amarena fresca alle erbe aromatiche pungenti. Bocca scattante e reattiva, punteggiata di note mentose, che non annoia ma intriga.
Sant’Antimo Olmaia 2018 – Col d’Orcia
Un cabernet sauvignon in purezza interpretato nel territorio di Montalcino. Gentilezza di espressione di frutta rossa suadente e una beva leggera che va in progressione risultando alla fine dissetante e allo stesso tempo saporita.
Varramista 2017 – Fattoria Varramista
Uno dei Syrah storici della Toscana, nato da un’intuizione dell’enologo Federico Staderini alla fine degli anni 80 e “liberato” dalla unione col sangiovese dal 2003 in poi. Al naso esprime un frutto nitido e il tipico corredo speziato. In bocca il consueto seducente corredo aromatico saporito e il velluto tipico del vitigno si uniscono ad un bel dinamismo.
Terre di Pisa Rosso Frasca 2021 – Fattoria Varramista
Unione di syrah e merlot, sfoggia un olfatto ampio, persistente e di carattere spigliato. Beva vellutata, piacevole, tesa fino al finale.
Nambrot 2020 – Tenuta di Ghizzano
Dal nome del fondatore della famiglia Venerosi Pesciolini (vissuto nel nono secolo) un vino (bio) con prevalenza di merlot e saldo di cabernet franc e petit verdot che unisce alla profondità di un olfatto elegante e persistente una beva leggera, vellutata e quasi impalpabile che termina con un finale di grande energia.
Quercegobbe 2021 – Petra
Merlot in purezza dalla colline vista mare di Suvereto, sfoggia un colore rubino intenso e un olfatto profondo che esprime un fruttato ricco e opulento. In bocca è spesso e vellutato, ha trama fine e buona freschezza e termina brillante grazie anche ad un tannino finissimo.
Cortona Rosso Linfa 2022 – Fabrizio Dioniso
Da uve syrah un vino dal colore leggero, porpora con belle trasparenze, che anticipa un olfatto vivo e fragrante, intenso e persistente. Bella beva ampia, vellutata e saporita, di grande piacevolezza.
Cortona Rosso Il Castagno 2021 – Fabrizio Dioniso
Qui il naso è intenso e profondo, speziato e “iperfruttato”. Una bocca spessa e vellutata termina con un tannino dolce e al tempo stesso “piccante”.
Cortona Syrah 2021 – Stefano Amerighi
Questo e il seguente sono altri due esempi dei vertici qualitativi del Syrah di Cortona. Qui l’olfatto è profondo, pieno di sensazioni di mora e mirtillo nero. In bocca è un vino agile, che si rinfresca bene nel finale.
Cortona Syrah Apice 2020 – Stefano Amerighi
Un fruttato pieno e seducente al naso viene ribadito in una beva di energia notevole e anche fresca.