Le leggi gravitazionali non fanno per lui, perché le disattende. La leggerezza è così profonda da non sentirne il peso. La freschezza inoubliable, mentre la complessità si mischia all’istinto e tu non sai che scegliere.
Di sicuro è fedele al nome che porta, quello sì, dacché una terra te la fa bramare, ed è quella che vorresti.
Il nuovo Bramaterra ’16 di Giacomo Colombera e Cristiano Garella ricama accenti nuovi sulla parola incanto.
Giornalista pubblicista toscano innamorato di vino e contadinità, è convinto che i frutti della terra, con i gesti che li sottendono, siano sostanzialmente incanto. Conserva viva l’illusione che il potere della parola e del racconto possa elevare una narrazione enoica ad atto culturale, e che solo rispettando la terra vi sia un futuro da immaginare. Colonna storica de L’AcquaBuona fin dall’inizio dell’avventura, ne ricopre da anni il ruolo di Direttore Responsabile. Ha collaborato con Luigi Veronelli e la sua prestigiosa rivista Ex Vinis dal 1999 al 2005; nel 2003 entra a far parte del gruppo di autori che per tredici edizioni darà vita alla Guida dei Vini de L’Espresso (2003-2015), dal 2021 rientra nell’agone guidaiolo assumendo il ruolo di referente per la Toscana della guida Slow Wine.