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Tag: Luigi Veronelli

La voce del vino

Non è la prima volta che scrivo in una forma apparentemente anti-monelliana, anti-soldatiana, anti-veronelliana, rendendomi quindi subito anti-patico. Lo faccio perché sicuro della mia granitica stima nella sacra trinità del vino italiano. Un’ammirazione vera, non di facciata. Penso però che non si possa stimare un critico se non criticamente, cioè non prendendo ogni sua posizione per sempre e comunque priva di lati d’ombra.

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Vino: l’importanza dell’acqua

Le intime connessioni fra acqua e vino secondo Luigi Veronelli, riesumate in un vecchio suo libro intitolato “Sorella acqua”. Per riscoprire una delle tante grandezze di questo autore: l’aver sempre tenuto presente l’elemento elusivo, imponderabile, e tuttavia presente nel vino, che ne marca l’autenticità e il valore. L’elemento elusivo che resiste all’interpretazione razionale, e che allo stesso tempo resiste alla riduzione in bevanda industriale replicabile ai quattro angoli del pianeta.

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Da Fiorella, a Nicola

A Nicola, antico e struggente borgo fortificato del territorio di Luni, lì dove Liguria e Toscana si mischiano fino a confondersi, mi legano gli affetti

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Si giudica il vino o il suo autore? Elogio della coerenza e dell’incoerenza

Apprezzo la coerenza nelle idee, nel lavoro, nella vita privata: come un nefrologo che abiti in via Guido Reni, per esempio. Apprezzo anche l’incoerenza, quando è nelle cose: cioè quando è più naturale constatarla che tentare di incastrarla in una qualche spiegazione convenzionale.
Per questo ho rinunciato da tempo ad abbracciare una linea interpretativa univoca nel vino. Perché il vino, da materia vivente e sfuggente, è sia coerente che – di quando in quando – incoerente. Segue percorsi di solito lineari ma sorprende con scarti improvvisi, quando gli gira disegna linee arabescate imprevedibili

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La musica nelle aie. Azienda agricola Quinzân

di Marco Bonanni
E’ ufficiale cari lettori, la rivoluzione è partita, ed è partita dalla Musica nelle Aie. E’ ancora una piccola rivoluzione e ci vorrà del tempo ma, come tutte le rivoluzioni, porterà con sé un’evoluzione, lenta ma inarrestabile

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Recensione/Guida essenziale ai vini d’Italia 2016: la seconda volta del Cernilli “battitore libero”

di Riccardo Farchioni
Chi è della nostra “generazione vinosa” sa sicuramente chi è Daniele Cernilli, ma vista la nostra longevità abbiamo il sospetto (e anche l’ambizione) che ci siano lettori delle ultime generazioni meno consapevoli di quello che è accaduto nell’Italia del vino dalla metà degli anni ’80 in poi

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Recensione / “A capotavola”, di Laura Grandi e Stefano Tettamanti

di Riccardo Farchioni
“A capotavola”: leggendo il titolo di questo libro, e soprattutto leggendo il libro, ci piace pensare che a capotavola ci siamo noi, noi lettori. La tavolata è enorme, piena di personaggi, importanti e/o curiosi: politici, cuochi, letterati, personaggi di fantesia, che hanno un legame forte e palese o magari più sotterraneo con il cibo e la gastronomia

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28-30 novembre a Milano: La Terra Trema

A 8 anni dalla prima edizione a 10 anni dalla morte di Gino Veronelli, a poco meno di un anno dal grande bluff chiamato Expo205 torniamo a Milano metropoli e portiamo con noi una folla di contadini e contadine da tutta Italia

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Un libro per Natale: Luigi Veronelli

di Franco Santini
Sono passati otto anni dalla scomparsa di uno dei grandi padri della critica e divulgazione enogastronomica, e gli autori Gian Arturo Rota e Nichi Stefi, ne rievocano la poliedrica e complessa personalità attraverso una selezione dei suoi articoli e interventi

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Vite da degustazione: palati in affitto ed elogio al vino che non c’è (più)

di Fernando Pardini
Per quelli che non scrivono per sentito dire (L’AcquaBuona docet) alle parole servono i fatti. Meglio, le suggestioni. Servono come il pane. Così oggi sono pensieroso. Troppe giornate che sanno di tappo. E le giornate che sanno di tappo, se è impossibile cassarle dai calendari, andrebbero quantomeno evitate dagli scribacchini enoici e dai degustatori

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