L’annata 2007 del Brunello di Montalcino

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MONTALCINO (SI) – Leggendo la stampa (vedi per esempio il Sole 24 ore del 18 marzo scorso) si apprende che la nuova organizzazione comune del mercato del vino sta avendo i suoi effetti profondi, anche se dopotutto sotterranei, almeno a livello della comunicazione di stretta natura “vinosa”. Esso ha infatti provocato dal 2007 ad oggi l’espianto di qualcosa come 30mila ettari di vigneto (grazie ad incentivi UE), con una conseguente minor poduzione di uva (la vendemmia 2011 è stata fra l’altro fra le più scarse dell’ultimo sessantennio) e dunque di vino. Le risorse che prima venivano usate per la trasformazione delle eccedenze di produzione in alcool sono state gradualmente sterzate verso la promozione, soprattutto nei confronti dei mercati esteri (quelli emergenti in particolare). Questo in parte può spiegare i continui record battuti dall’export vinitivinicolo italiano, al punto che Decanter metteva in risalto qualche giorno fa come l’Italia, con una quota del 22%, si stia avvicinando a coprire un quarto del mercato mondiale.

Ma se da un osservatorio globale ci spostiamo sul piccolo “cono” di Montalcino, cosa si respira, osservando e parlando con i produttori, magari a tavola, come può succedere durante Benvenuto Brunello? Questo è stato un anno particolare per il borgo senese, che si è ritrovato a presentare e ad immettere sul mercato tre vini da vendemmie a suo tempo classificate a cinque stelle: il Rosso di Montalcino 2010, il Brunello 2007 e il Brunello Riserva 2006. Al di là delle polemiche e degli scetticismi che spesso circondano queste assegnazioni, si percepisce che questi vignaioli ritengono ancora di essere in una posizione privilegiata, protetti da un brand ancora forte, con mercati che si chiudono ma che vengono sostituiti da altri che se ne aprono (ancora sull’export: +15% nel 2011 rispetto al 2010 ed una buona partenza nel 2012, a detta del presidente del Consorzio Rivella), e pazienza se i propri vini, peraltro spesso disponibili in un ridotto numero di bottiglie, raggiungono poche enoteche e ristoranti nazionali. Insomma, la crisi viene percepita come smorzata rispetto ad altri distretti. Così è, o forse così si vuol far apparire.

Guardando poi dentro al bicchiere, l’annata 2007 di Brunello appare caratterizzata da consistenze limitate ma buona bevibilità, spesso con punte di eleganza notevoli. E il ritorno al sangiovese nella sua espressione “tipica” appare sempre più evidente, con un legno che, quando usato con troppa irruenza, banalizza più che snaturare.

Brunello di Montalcino 2007, dalle note di degustazione.

Fossacolle

Colore rubino di media consistenza e naso molto intenso, aperto e largo, su note di un frutto “rotondo” e levigato. Consistenza media, forse un filo di sana rusticità, ma  bella forza in una bocca che tradisce solo qualche tono evoluto.

Fuligni

Indubbia finezza, anche su note floreali, e leggerissimi risvolti di terra umida; bocca coerente, dallo sviluppo ineccepibile, e lunghi rimandi nel finale.

Gianni Brunelli – Le Chiuse di Sotto

Bella veste limpida, brillantissima; naso sottile e fine, beva con attacco in sordina, quasi lieve, poi bella trama larga, senza eccessive esibizioni di polpa.

Il Colle

Olfatto segnato da toni canditi, qualche zuccherosità e note di incenso. Beva di media consistenza, conclusa da un tannino finissimo ed elegante, che conferisce al finale leggere e piacevoli vibrazioni.

Il Paradiso di Manfredi

Naso connotato da note di lacca e smalto. Bocca dalle sensazioni acute, di profilo uniforme, che appare un pochino “scivolosa”, e difetta forse di slancio anche se le sensazioni nel finale sono positive.

Il Poggione

Colore fitto, naso compatto e un pochino “oscuro”, caratterizzato dalla confettura di frutta nera e qualche sfumatura caseica. Più aperto ed “amichevole” al palato, sulle note della frutta rossa matura. Bel finale “percussivo”.

La Fiorita

Colore porpora fitto, naso pieno di prugna fresca, frutti di bosco (mirtillo e ribes), elegante e penetrante, di grande persistenza. Al palato attacca spesso, potente,  con un rovere che si fa sentire. Polposo, forse un pochino ridondante.

La Fornace

Confettura di mirtillo rosso levigata e piacevole al naso; la beva è spessa e cremosa, equilibrata, con una grande energia che viene rilasciata in un finale un pochino monolitico.

La Fortuna

Curiosi spunti “chiari”, quasi agrumati, anche floreali, comunque limpidi al naso. Bocca di bello spessore, equilibrio e giusta succosità. Un vino ben fatto, molto piacevole, di bella levità e non privo di spalla e presenza aromatica.

La Palazzetta

Il colore è un rubino che tende al granato e il naso mostra qualche nota evolutiva, è ancora poco decifrabile, comunque da sangiovese “ciliegioso”. Bella bocca territoriale, larga e piena, forse con meno energia nel finale. Un bel Brunellone ampio, con lievi vegetalità e terrosità, e con un finale segnato da qualche sbavatura del rovere.

La Poderina

Colore porpora fitto ed esposizione di frutto primario e fragrante, “giovanile”. Bocca coerente dai toni più maturi e meno pimpanti, con un bell’allungo finale.

La Rasina

Colore rubino cupo e sfoggio di ciliegia nera e prugna, schietto, territoriale. Beva di bella dinamica, spedita, di giusta acidità, forse alla lunga insiste su una certa ingenua maturità nei toni, ma si avverte un bello scatto finale con tannini a trama larga.

La Velona

Naso un pochino da scavare, levigato sul registro del frutto rosso. Vino piacevole in bocca, reattivo e dinamico, brillante e bevibile, con un bell’ allargamento nel finale succoso.

Lambardi

Sensazioni anche di frutta bianca, in un naso lieve e di media intensità. Bocca molto piena, cremosa, dove si avverte l’apporto del legno ancora da assorbire; comunque il finale è brillante e lungo.

Le Chiuse

Note di frutta rossa e nera eleganti e profonde, senza essere appariscenti. Ancora prugna e mirtillo in una bocca brillante, pirotecnica ma anche di trama fine; finale luminoso e largo.

Le Macioche

Peculiari note che ricordano il pompelmo e il cedro, acute, piacevoli, in un naso molto brillante. In bocca è succoso, saporitissimo, sempre su registri “acuti”.

Lisini

Una bella ventata fresca e profumata ti investe grazie ad un naso brillantissimo, floreale e pure minerale. Conferma in una beva pimpante e fresca con un rovere che nella seconda parte di bocca mostra ancora qualche insistenza di troppo.

Mastrojanni

Colore rubino granato e naso che sfoggia una bella amarena dolce. Tanta classicità anche in una bocca che riesce a progredire, acida e succosa, e che configura un sangiovese essenziale e rigoroso, e pulito nel finale.

Mátè

Colore rubino pieno e bello, sfoggia una caramella dolce di frutta rosssa, di grande piacevolezza in un naso aperto ed ampio, con qualche sfumatura più verde, leggermente mentosa. Bella scorrevolezza al palato, un pochino di legno da assorbire, finale lungo segnato da sensazioni confetturate insistenti e ancora residui “legnosi” da smaltire.

Mocali

Olfatto caratterizzato da note di incenso, candela profumata, legni aromatici, frutta candita. La bocca segue una linea più classica di frutta rossa, una bella bevibilità, con qualche influenza del rovere in un finale di notevole energia.

Pacenti Franco – Canalicchio

In un naso ancora pienamente da definirsi si avverte il sangiovese, bel carattere; bocca bella, caratteriale, succosa e buona, con una grande impennata nel finale scalpitante, fragrantissimo e pungente.

Pietroso

Ad una grande potenza di frutto, molto levigata, diretta ed intensa, affianca leggere sensazioni cosmetiche e lievi sensazioni mentose, erbe aromatiche e pepe verde, in naso molto spigliato. Conferma in una beva dal fruttato leggero, di buona succosità anche se leggermente appesantita dal rovere nel finale.

Podere Brizio

Colore rubino/granato, trasparente; bei profumi “levigati” di ciliegia e sottobosco. Vino ampio, che va a volo d’aquila, con una dinamica gustativa brillante e personale, allarga la trama per inserire una piacevole succosità e concludere brillantemente. Buono.

Poggio Antico

Di colore rubino porpora, sfoggia al naso prugna e frutti di bosco, oltre a pungenti erbe aromatiche; lieve e piacevole al palato ed anche se appare di consistenza limitata è succoso; la spinta del legno alla lunga si avverte.

Renieri

Terroso, ancora non apertissimo in un naso nel quale comunque si intravede già un bell’apporto delle erbe aromatiche. Di bella piacevolezza e bevibilità, è fragrante, non spicca grandi voli ma è saporito, si beve bene, e chiude con un finale più che discreto.

Ridolfi

Bel rubino pieno e brillante e naso metallico, verdolino, mentoso, cedroso. Bocca di buon assetto, fragrante, magari non saporitissima, un po’ ingenua nella sua dolcezza ma di notevole spinta acida, che contrasta con un finale ancora marcato da toni dolci.

Salvioni

Bel frutto rosso maturo al naso, elegante e levigato, preciso, diretto, attraversato da venature più leggere; andamento di bocca ineccepibile e privo di sbandamenti.

San Giacomo

Cosmetico, laccoso, segnato da sensazioni di legni aromatici ma anche da un frutto rosso rotondo, levigato ed elegante. La beva parte nel segno della freschezza, ma presto viene condizionata da sensazioni del rovere piuttosto marcate.

San Lorenzo

Naso elegante e di bel respiro; si avverte una buona cremosità in una beva che potrebbe essere comunque  più dinamica e che verso il finale sembra disunirsi un po’.

Santa Giulia

Colore rubino pieno, bello; buon respiro di frutto rosso. Bocca equilibrata, di buona acidità, anche se sconta qualche ripetitività sui toni dolci. Comunque una buona bevibilità.

Sesta di Sopra

Colore rubino granato; affascinanti note di sottobosco e bella territorialità, che ritornano al gusto unite alla succosità di un sangiovese ampio che termina con una impennata e con lunghe risonanze di terra umida.

Solaria

Bella intensità e chiarezza di toni in un naso elegante; conferma in bocca brillante, con un bel frutto, magari non particolarmente complessa ma efficace. Finale in discesa.

Talenti

Note di prugna con toni anche caramellosi in un olfatto che spinge molto. Beva vellutata, sontuosa, di grande ampiezza e acidità, fragrante e dal frutto fresco e pimpante, che invade la bocca.

Tassi – Franci Franca

Vino caratterizzato dalle note di una amarena matura e levigata di bella piacevolezza, esposta con stile moderno; il legno appare in via di assorbimento anche se alla lunga rimangono sensazioni di dolcezza insistita.

Tenimenti Angelini

Colore rubino con sfumature granata; sensazioni di tabacco, frutto rosso maturo, sottobosco, punte verdi di erbe aromatiche e menta. In bocca appare un pochino spigoloso, ancora in cerca della sua stabilità, comunque molto succoso.

Tenuta di Sesta

Naso pungente, dove si avvertono le erbe aromatiche e anche note floreali; bella succosità e fragranza di frutto in una bocca sottile e pimpante.

Tenuta Greppone Mazzi – Ruffino

Bella eleganza in un naso fine e floreale, pungente e mentoso; beva quasi impalpabile e fragrante, di buona larghezza e spinta verso il finale, sempre sottile e ficcante.

Tenuta La Fuga

Colore rubino porpora, naso di buona eleganza improntato sul frutto rosso e sensazioni di legni aromatici; in bocca subito fragrante, poi però si mostra un tantino aggressivo, con i tannini del legno che mordono. Da attendere.

Tenuta Le Potazzine

Naso pieno di confettura di ciliegia esposta con buona franchezza e fascino. Coerente in bocca, succoso e fragrante, abbraccia con una trama larga; grande nel finale. Buono.

Tenuta Oliveto

Naso sfaccettato, con sfumature cosmetiche, ma il sangiovese si sente, elegante, di bella persistenza; palato succoso, fragrante, forse meno affascinante del naso e verso il finale i tannini del rovere si fanno sentire.

Tenute Silvio Nardi

La liquirizia dolce ed un frutto rosso gentile caratterizzano l’olfatto; buon assetto di bocca, con un legno ben dosato, leggere note mentose, gran bella bevibilità e piacevolezza. Assai fragrante e lungo nel finale.

Tiezzi

Naso pieno di frutto rosso maturo, terra e sottobosco, affascinante anche se non intensissimo. Succoso, piacevole, bevibile, di bella tensione e sapore, anche se lieve.

Uccelliera

Colore rubino fitto e naso ferroso, con punte vegetali e di erbe aromatiche. Avvolgente, polposo, di bella progressione, trama fitta, compattezza e succosità ben coniugate.

Vasco Sassetti

Buona profondità nell’esposizione del frutto di bosco, intenso, persistente e di bel respiro. Piuttosto aggressivo al palato, segnato da dolcezze anche estreme.

Ventolaio

Colore rubino-porpora e note olfattive che spaziano dall’amarena matura alle sfumature di frutto nero e di sottobosco. Al palato si avvertono concentrazione e polpa, ed una certa irruenza del rovere fa sì che difetti un pochino di leggerezza.

Villa Poggio Salvi

Ha colore rubino granata con belle trasparenze e mostra sfumature agrumose e verdi (basilico e prezzemolo) in un naso lieve; vino succoso, bevibile; buona persistenza.

Agostina Pieri

Maturità di frutto rosso levigato al naso e buon assetto di bocca, equilibrato, non privo di fascino; bella energia finale che si smorza lentamente.

Agricola Centolani – Tenute Friggiali e Pietranera

Naso pirico, metallico, dove si avverte anche l’apporto delle erbe aromatiche e del sottobosco; beva improntata alla leggerezza e alla trama larga che mostra succosità, toni chiari, è forse anche un pochino sottile ed in deficit di energia nel finale

Argiano

Frutto rosso maturo con sfumature candite in un naso “caramelloso”; al palato ha buon carattere, e anche se non si fa notare per particolari slanci evolve bene, su registri aromatici dolci, e contrastati nel finale da sensazioni di tabacco, terra umida e foglia di tè.

Banfi

Bella intensità fruttata e liquiriziosa in un olfatto ampio ed intenso, dai toni freschi. Un pochino monotono in bocca, con il tannino del legno che morde.

Barbi

Naso limpido e diretto, levigato, di bella finezza. Difetta forse di dinamismo in bocca, con un rovere ancora da assorbire pienamente.

Baricci

Colore rubino-granato trasperente, e naso affascinante, persistente e non privo di toni evoluti. Bel carattere in bocca, garbato, bevibile, succoso ed ampio.

Bartoli Giusti – Tenuta Comunali

Colore rubino-porpora e naso personale, improntato a sensazioni verdi di foglia di menta che si confermano in una bocca fragrante.

Bellaria

Naso un po’ zuccheroso, con un frutto polposo riproposto non senza piacevolezza in una beva che però si disunisce e asciuga un pochino, apparendo spigolosa nel finale.

Camigliano

Naso potente ed intenso, sulle note del frutto rosso caramellato. Al palato appare ancora troppo giovane, con il rovere che “morde” presto.

Capanne Ricci

Di colore fitto, mostra un nasso non intensissimo ma di bella profondità ed arricchito da sfumature cedrose. La bocca ha trama larga ed è fragrante ma è forse un tantino statica e configura un vino dallo sviluppo un po’ altalenante, ma alla fine l’imperessione è positiva, anche grazie ad un finale di discreta lunghezza e con un lungo retrogusto di foglia di tè e sottobosco.

Caparzo

L’olfatto caratterizzato da un frutto rosso levigato anticipa un vino gustoso in bocca, equilibrato, piacevole, e con un discreto slancio nel finale.

Caprili

Naso maturo, confetturato, ed arricchito da sensazioni di caramello. La beva è compatta, di bella potenza e di dolcezza non nascosta che insiste anche sui toni della prugna e della frutta nera. Note balsamiche in un finale saporito.

Castello Romitorio

Bel corredo di arbe aromatiche in un sangiovese maturo e di carattere convincente. Spesso in bocca, mostra buona bevibilità con qualche pungenza vegetale, ed è un pochino asciugante nel finale.

Castiglion del Bosco

Naso segnato da una caramella di frutto di bosco giovanile e brillante. La beva è succosa e fresca, ma viene conclusa in modo un po’ confuso e con marcate sensazioni del rovere.

Col d’Orcia

Vino spigliato, fresco ed intenso a partire dall’olfatto fino al ritorno fruttato del finale dove il rovere risulta ancora da assorbire pienamente.

Coldisole

Bel respiro in un naso pieno di sensazioni di erbe aromatiche e mentolo, che punteggiano anche una beva che spinge bene verso un finale dove si fa sentire l’influenza aromatica del rovere. Bei tannini maturi.

Collelceto

Colore rubino pieno e naso mentoso e molto levigato. Palato vellutato, di dolcezza accettabile, equilibrato, gustoso e saporito. Il rovere si avverte ma è ben dosato.

Fanti

Naso lieve dalle sfumature anche floreali. Bell’assetto di bocca, fragrante, il rovere si avverte ma una la succosità della beva sa sostenerlo.

Ferrero

Frutto bosco levigato e leggermente mentoso al naso. Succoso e bevibile in bocca, con un frutto di bosco fragrante in primo piano.

La Magia

Colore rubino-porpora fitto e naso franco, anche vinoso, levigato, ampio ed elegante. Maturità esibita in una bocca di bello spessore e tessitura fine, che si conclude lasciando piacevoli vibrazioni.

La Mannella

Di colore rubino pieno, si mostra lieve, floreale, affascinante, con una beva succosa, che forse tende a diluire ma è di innegabile piacevolezza; lunghi rimandi finali.

Le Ragnaie

Di colore rubino pieno con belle trasparenze, mostra un naso potente, persistente e territoriale. La beva, di tessitura fine e di discreta consistenza, si conclude con una lunga scia di bella dolcezza.

Loacker – Corte Pavone

Di colore porpora fitto, sfoggia un frutto di bosco intenso, e si mostra vino pulito ed elegante anche se manca un tantino di slancio.

Marchesato degli Aleramici

Di colore rubino-granato scarico, si caratterizza per un naso delicato, ed un carattere che in bocca stenta ad emergere, sicuramente lieve ma anche di impatto limitato.

 

 

Riccardo Farchioni

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