Le Soste, nella figura del presidente Claudio Sadler, che lo scorso 24 maggio ha espresso fortemente il suo supporto al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, ribadisce il suo “no” convinto al Commissario Europeo per la Salute e la sicurezza alimentare e al Commissario Europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale sullo schema di etichettatura nutrizionale. Il semaforo, o più propriamente il “codice colore” già adottato nel Regno Unito: “non è da considerarsi uno strumento utile ed esaustivo per definire i prodotti artigianali italiani; il più puro olio extravergine di oliva lavorato a freddo da sole olive italiane potrebbe essere segnalato con bollino rosso. Questa segnalazione avrebbe il sapore dell’incredibile ” commenta Claudio Sadler.
Il bollino rappresenta una sintetica informazione che prende in esame le calorie e le percentuali di grassi, zuccheri e sale presenti in 100 grammi, senza tener conto dell’artigianalità e delle proprietà intrinseche del prodotto in esame, nonché della quantità normalmente utilizzata. Il bollino rosso è apposto se le calorie, grassi, zuccheri e sale sono considerati elevati, a prescindere dalla qualità. Questo sistema è già in vigore dal giugno 2013 nel Regno Unito, il primo Paese che ha introdotto la pratica.
Le Soste ritengono si tratti di un sistema intuitivo ma altrettanto semplicistico nella classificazione nutrizionale, che penalizza infatti molte eccellenze italiane, nonostante non siano affatto dannose per la salute dei consumatori.
Con questo meccanismo c’è il serio pericolo di ritrovarsi davanti al paradosso di un bollino verde assegnato a una bibita gassata con dolcificante, quindi “light” e povera di zuccheri ma farcita di conservanti e coloranti; mentre verrebbe assegnato un bollino rosso a formaggi, salumi, olio, vino realizzati con i migliori metodi di lavorazione secondo metodi artigianali, selezionati dai grandi chef Le Soste per le creazioni dei piatti, biglietto da visita di pregio della migliore arte culinaria italiana.
A questa azione hanno partecipato anche le Associazioni Ambasciatori Del Gusto – CHIC – Euro Toques Italia – FIC – JRE in modo tale da evidenziare una presa di posizione, con il fine di richiedere l’intervento della Comunità Europea e la cooperazione del Regno Unito per rimuovere questo elemento distorsivo e altamente dannoso del mercato.